venerdì 5 marzo 2010

UNA RICHIESTA A CGIL, CISL E UIL

Di fronte a questo violento attacco all'art. 18 dello statuto dei lavoratori chiediamo a tutti i cittadini italiani di inviare un'email a CGIL, CISL, UIL per chiederi una forte presa di posizione, ad oggi mancata, contro il nuovo ddl sul lavoro e sopratutto una manifestazione unitaria che coinvolga tutti i lavoratori perchè solo se uniti si riuscirà veramente a controbattere questa ennesima legge vergogna del governo.

CGIL: caracgil@cgil.it
CISL: raffaele.bonanni@cisl.it, segreteria.generale@cisl.it
UIL: segreteriagenerale@uil.it

Alle segreterie della
CGIL, CISL, UIL

E’ sconcertante constatare come neppure di fronte all’indebolimento dei diritti dei lavoratori, causati dal nuovo ddl sul lavoro (disegno di legge 1167-B) da poco approvato al Senato, e che consentirebbe l’aggiramento dell’art. 18 dello statuto dei lavoratori, grazie alla modifica dell’art. 401 del codice di procedura civile che istituisce misure di conciliazione delle controversie tra datore di lavoro e lavoratore anche in via arbitrale, cioè in definitiva la possibilità di aggirare il divieto di licenziamento senza giusta causa, voi sindacati vi troviate ancora una volta separati.

Senza citare inoltre l’enorme preoccupazione derivante da altri articoli del ddl che aggraveranno la situazione dei lavoratori precari e che permetteranno alle aziende di riferirsi, ancor più di quanto non sia oggi, a questa tipologia di contratti che ledono la dignità e la speranza di un futuro lavorativo sereno di ogni cittadino.
E’ sconcertante altresì verificare le vostre reazioni in merito, invero molto blande, pur di fronte ad un atto che dovrebbe essere da voi per primi recepito come di una gravità inaudita.

Ci chiediamo allora a cosa servano i sindacati visto che le vostre azioni non corrispondono alla missione che per primi dovreste onorare: difendere i diritti dei lavoratori.
Vi esortiamo a gran voce, perciò, non solo a ribadire con toni molto più forti di quelli fin’ora utilizzati come questo ddl sia assolutamente da bloccare prima ancora che arrivi alla Camera per la sua definitiva approvazione, ma di ripensare ad una manifestazione unitaria in cui tutti i lavoratori di qualsiasi tipologia vengano chiamati a protestare contro questa nuova e pericolosa porcata del governo.

In caso contrario sarà nostra cura informare tutti i lavoratori e tutti i cittadini italiani, con ogni mezzo possibile, sulla vostra completa inutilità e inconsistenza di fronte a questi attacchi finalizzati a cancellare i loro basilari diritti di lavoratori. Attacchi che hanno come scopo finale quello di rendere la classe lavorativa italiana sempre più ricattabile e di conseguenza schiava di ogni pretesa che il datore di lavoro vorrà mettere in atto.

Ribadiamo perciò la necessità urgente di un’azione unitaria dei tre sindacati maggiori da organizzarsi quanto prima possibile.

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