lunedì 23 agosto 2010

STORIE DI ORDINARIA PRECARIETA'

Riceviamo e pubblichiamo un'email da una nostra sostenitrice. Una storia che in questi tristissimi tempi italiani crediamo possa somigliare a tante altre di disperazione e precarietà che NON si sentono nei nostri telegiornali ma che si possono intravvedere nelle facce di chi oggi non ha più un posto di lavoro o ha solo un lavoro precario a termine.
La nostra ricetta è sempre la stessa: UNIAMOCI per reagire, per diventare forza politica (l'unico modo utile di reazione) e per eliminare il lavoro precario.
Se avete una storia sul precariato potete inviarcela; noi la pubblicheremo. Ma non limitatevi a raccontarcela. Unitevi a noi e lavorate per diffondere il nostro progetto politico. Solo se uniti e in tanti potremo sconfiggere il precariato.

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Grazie per l'attenzione
Lo staff di
Aboliamo il Lavoro Precario


Viviamo un momento di estrema precarieta' economica ed occupazionale.
Esiste sopratutto una discriminante anagrafica per chi desidera sfuggire con qualsiasi mezzo
ad un futuro di estrema incertezza,che distrugge alla base la nostra stessa felicita' morale.
Purtroppo,come spesso avviene,anche questo obiettivo,che sarebbe etico e naturale salvaguardare,e' in mano a persone che nel migliore dei casi definirei incompetenti,quando non incuranti di tutto cio' che non sia il loro interesse ed il loro egoismo.
Ho 46 anni,sono single ed ho una figlia a carico,ancora alla scuola elementare.
Da tre anni,a parte quello assicurato da qualche lavoro precario,non ho un reddito fisso,ho fatto molte richieste,tutte inevase.
Quindi mi sono iscritta ad un corso finanziato dalla Regione Lombardia,iniziato a gennaio e finito nella seconda meta' di marzo.
Al termine ,era previsto un percorso di accompagnamento presso una filiale di Obiettivo Lavoro,disgiunto pero'(nota bene) dal corso di formazione stesso,che ho regolarmente terminato,conseguendo il regolare attestato.
Chiaramente,le mie difficolta' economiche mi rendevano estremamente necessario la cosiddetta indennita' di frequenza,che mi sarebbe stata erogata pero' solo dopo 120 giorni,cioe' alla fine di luglio.
Due settimane fa,ho scoperto che ho perso il diritto a ricevere questa somma,perche' il tutor a me assegnato,che fa parte dell' organico dell'agenzia interinale,una filiale di Obiettivo Lavoro ubicata in via Bligny,non ha inviato alla Regione la domanda relativa.
Nessuna spiegazione per questa omissione,che comporta gravi conseguenze solo per me e per mia figlia,ovviamente,a parte un laconico"secondo noi non ne aveva diritto".
Di tale diritto sicuramente ero titolare,visto che ho conseguito l'attestato,come ben sapevano i due tutor che mi hanno seguito,S.C. e la dottoressa I.
L'unica soluzione che mi hanno indicato e' stata di formulare una nuova domanda,ed aspettare a novembre/dicembre i soldi per vivere.
Quesito:perche' l'invio di tale domanda non puo' essere fatto dal diretto interessato?
Non potendo aspettare certamente fino a tale data,ho cercato di contattare la Regione,ma non e' possibile parlare con nessun funzionario preposto,si puo' solo fare reclamo ad un fantomatico "Responsabile",con la speranza che tutto non finisca nel cestino.
Nel concreto,pero',devono comunque passare altri quattro mesi,io con il termine del corso non ho acquisito nessun diritto,vale solo la parola del tutor.
Mi sono presa qualche giorno nella speranza di essere ascoltata da qualcuno.
Stamattina,dopo un'altra telefonata al Servizio Dote Lavoro della Regione,ho scoperto che il tutor,senza interpellarmi,ha mandato una lettera in cui dichiara che ho rinunciato all' indennita' di frequenza.
in questo modo,non solo ho perso definitivamente i miei soldi,ma,come mi ha informato l'operatore,per 12 mesi non potro' frequentare altri corsi finanziati dalla Regione.
Altro quesito:ma per non dichiararmi rinunciataria,non sarebbe stato necessario almeno apporre la mia firma?
L'operatore dice no,la mia firma non e' essenziale.
A me sembra che tutto questo configuri un abuso...ma non mi viene concesso altro che parlare con un operatore che mi dice che loro non possono fare niente,se la richiesta non e' stata inviata sono c..i miei.
Terzo quesito:ma il tutor non ha nessun obbligo di correttezza nei miei confronti?
Puo' agire così,e non subire nessuna sanzione,nessun richiamo?
Se intendete seguire dei corsi di formazioni,guardate bene in quali mani vi mettete.
Qualcuno,favorito da un sistema assurdo,tutto all'italiana,ha manie di onnipotenza.

Cosa può fare un lavoratore precario?