lunedì 15 febbraio 2010

DIVENTARE LEADER PER PROMUOVERE LE PROPRIE IDEE

PREMESSA:
E' curioso notare come il genere umano reagisce di fronte all'abisso, alla fine. C'è chi la prende con filosofia e sapendo (o credendo) di non potere fare nulla, stoicamente continua ad andare avanti verso la fine (anzi questo tipo di persone spesso l'accelerano la fine). C'è chi trova la cosa divertente (probabilmente a causa di pulsioni masochiste represse) e addirittura ci scherza e ride sopra. C'è infine chi si dispera, gridando, infuriandosi, piangendo, lamentandosi della propria misera situazione. Tutte e tre le categorie hanno una cosa in comune però:
NESSUNA DI QUESTE FA NULLA PER CERCARE DI EVITARE DI CADERE NELL'ABISSO.
C'è però una quarta categoria di persone, meno diffusa. Sono quelli che non si rassegnano. Sono quelli che reagiscono e cercano di smuovere gli altri a fare altrettanto. Quelli che nonostante tutti i pronostici siano contrari a loro continuano insistentemente a lottare per evitare la fine. Quelli che si organizzano, che cercano soluzioni, che non si deprimono.
QUELLI CHE IN DEFINITIVA NON ACCETTANO LA FINE E FANNO DI TUTTO PER EVITARLA.

Ognuno di voi ora si chieda: A QUALE CATEGORIA IO APPARTENGO?

Buongiorno,
Iniziamo il comunicato settimanale complimentandoci con tutti coloro che fino ad ora hanno lavorato per far crescere il gruppo. A distanza di poco più di una settimana, infatti, siamo cresciuti di quasi 400 iscritti. Grazie a tutti e continuate così (ci scusiamo se non facciamo nomi, ma siete veramente in tanti).

Due piccole info:

1) Abbiamo leggermente modificato le impostazioni del blog inserendo uno script in PDF che riassume le nostre intenzioni (quello che in precedenza era il post fisso del blog). Questo in modo da pubblicare settimanalmente i nostri comunicati sottoforma di post (quelli che prima inserivamo solo come link di e-mail inviate al gruppo, che comunque potrete ancora trovare in basso alla pagina web e che saranno utili a coloro che, iscritti da poco, vorranno conoscere il contenuto dei precedenti messaggi inviati al gruppo) in modo da rendere il blog meno statico.

2) Abbiamo inserito nel sito, nella colonna a destra, un widget che può essere, con un semplice click, facilmente importato o nelle bacheche di FB o nei vostri blog o in generale nei vostri siti web o, per i sistemi operativi che lo permettono, anche sul desktop del vostro pc. In pratica grazie a questo widget potrete vedere gli aggiornamenti dei post e farli vedere a chiunque visiti il vostro sito. Vi esortiamo perciò ad installarlo quanto prima dove riterrete opportuno in modo da rendere il nostro movimento sempre più visibile a tutti coloro che ancora non fanno parte del gruppo FB.

Oggi parleremo di un argomento che sta a cuore a molte persone che ci inviano e-mail chiedendoci come mai non siamo ancora partiti con l’organizzazione territoriale del movimento.
Come già specificato diverse altre volte nei passati comunicati (e-mail al gruppo, note e post in bacheca) uscire ufficialmente oggi potrebbe mettere in serio pericolo il movimento. Questo perché nonostante come gruppo FB siamo relativamente numeroso, per quanto ci auguriamo che nel nostro caso non sia così, l’esperienza ci insegna che solo 1/10 se non addirittura 1/20 di coloro che sono iscritti ad un gruppo, sono veramente interessati a partecipare attivamente all’organizzazione dello stesso.

A causa di questo occorre, prima di una qualsiasi ufficializzazione e uscita in campo, una quantità adeguata di iscritti (50.000/100.000). Solo dopo il raggiungimento di questi numeri potremo organizzare una nostra uscita nelle città, in modo da avere abbastanza attivisti che lavorino nel territorio in modo da farci conoscere a tutti coloro che non usano internet e/o Facebook (e in Italia sono tantissimi).

Questo non significa che ognuno di noi non possa parlare del movimento, girare i link del movimento e far conoscere il movimento a chi ritenesse opportuno, anzi. Prima diffondiamo il nostro progetto politico prima saremo capaci di raggiungere i numeri richiesti per ufficializzarci.

Un altro argomento strettamente legato al precedente è la questione del leader. Come già scritto in passato nessuno del comitato promotore di questo progetto politico si è riservato posti o poltrone rispetto a tutti gli altri membri. Siamo però consci che l’essere umano, in quanto animale sociale, ha la necessità di riferirsi a dei leader, a delle figure, appunto, di riferimento. Ma chi o che cosa è un LEADER?
Un leader non è nient’altro che una persona come tutti noi che ha, rispetto ad altre persone, un carisma e perciò un seguito, maggiore; è in definitiva colui che si ritiene leader e che ne incarna le modalità. Come ad esempio gestire dei gruppi o darsi da fare nell’organizzazione di eventi atti a svegliare le coscienze (volantinaggi, cortei, manifestazioni in generale) e che per questo suo agire viene appunto seguito da altre persone che appunto si fidano di lui.

Ritornando al primo argomento, oggi, dato che i numeri non ce lo consentono, piuttosto che ufficializzare il movimento e le persone che ne fanno parte, potrete tutti voi (o coloro che si ritengono tali) diventarne leader in modo “ufficioso”. Cosa significa? Semplicemente lavorare nel proprio territorio in modo da creare gruppi di supporto al nostro movimento (che diffondano il manifesto del movimento o i suoi comunicati o i suoi link). Chiunque sia in grado di farlo e lo voglia fare potrebbe iniziare a parlare di noi ai suoi amici/parenti/conoscenti per magari discutere su ciò che vogliamo fare. Potrete incontravi a scadenze prefissate e magari elaborare un programma da inviarci in modo che lo si possa discutere tutti insieme. Potrete elaborare idee e nuove modalità d’azione. Potrete insomma, se lo vorrete, diventare leader del vostro gruppo in modo che, una volta raggiunti abbastanza iscritti al gruppo, quando si deciderà di ufficializzare il movimento, sarete già pronti.

E’ importante, infatti, non limitare l’iscrizione al gruppo ad un mero fatto virtuale. Come spesso già scritto, noi siamo su internet e in particolare su FB solo perché è il metodo più veloce per farci conoscere e raccogliere adesioni e consensi. Ma state tutti sicuri che appena i numeri ce lo permetteranno (e questo dipende dal lavoro di tutti noi), usciremo da internet e invaderemo le città e prima o poi raggiungeremo il nostro scopo che è quello di creare un partito politico che vada in Parlamento per eliminare il lavoro precario dall’ordinamento legislativo italiano (e se saremo veramente in tanti anche tante altre cose).

Per conto nostro (quello che illegittimamente possiamo chiamare comitato promotore) noi stiamo già lavorando in questo senso e se ce lo permetterete lavoreremo insieme a voi e cercheremo di darvi gli strumenti che ci richiederete nei limiti del possibile (materiale per promuovere il gruppo e quant’altro). A fronte di questo abbiamo pensato che quando riusciremo a raggiungere un numero di iscritti al gruppo FB, intorno ai 10.000/15.000, per tutti coloro che hanno lavorato come “leader” e che possono parlare in rappresentanza di un loro gruppo, potremo organizzare un piccolo incontro in via “ufficiosa” in modo da conoscerci, parlarci, confrontarci e organizzarci al meglio nell’attesa di raggiungere i numeri che ci permetteranno di ufficializzarci.

Prima di questo però vi chiediamo fiducia (ricordatevi che siamo, o siamo stati per tanti anni, precari come tutti voi) e per quanto vi sarà possibile lavoro per far crescere il gruppo.

Vi ringraziamo dell’attenzione

Lo staff di
Aboliamo Lavoro Precario
aboliamolavoroprecario@gmail.com
http://aboliamolavoroprecario.blogspot.com
http://www.facebook.com/group.php?gid=222018724407

5 commenti:

  1. bisognerebbe aprire un forum dove potersi iscrivere e raccontare ognuno le sue esperienze di lavoro interinale, consigli per stendere cv, consigli per i colloqui di lavoro ecc...

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  2. Grazie per il suggerimento, vedremo di attivarci in tal seguito appena possibile. Una sola cosa però:
    questo non è luogo dove scrivere le proprie esperienze e sfogare le proprie frustrazioni.
    Essendo precari conosciamo bene le incazzature e le umiliazioni derivate dall'essere un lavoratore precario. Questo è un luogo di REAZIONE. Dove poter far sapere a tutti i lavoratori precari, e non, che è giunta l'ora di reagire e di farlo POLITICAMENTE unendosi al nostro movimento.
    Non di meno il tuo suggerimento è valido sopratutto per aggregare altri lavoratori precari (dopo lo sfogo, l'azione).
    Grazie ancora.

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  3. Susanna Camusso non parla coi precari Susanna Camusso non parla coi precari http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03/23/camusso-non-parla-coi-precari/99512/

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  4. Essere precari nuoce alla salute....seguite questo link ansa http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/scienza/2011/03/25/visualizza_new.html_1531267548.html

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  5. La situazione è brutta. Sono tre anni che lavoro con rinnovi di 4 mesi alla volta. Organizzo la mia vita a spezzoni. Vorrei fare una domanda: avete considerato che, se domani venisse DAVVERO abrogato il lavoro precario, lunedì avremmo 6 milioni di disoccupati in più?
    Io non saprei onestamente dove andare a sbattere la testa. Scusate se rompo, ma la domanda mi sorge spontanea - Paolo.

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Cosa può fare un lavoratore precario?