martedì 15 marzo 2011

LA LOBBY DEI LAVORATORI

Se esiste oggi una forma di potere tangibile, abile nell’indirizzare l’opinione pubblica a proprio vantaggio e attiva nella modifica costante del tessuto politico e di conseguenza sociale delle nazioni, essa può essere riassunta in una sola parola: lobby!

Le lobby, o gruppi di interesse, hanno radici soprattutto nei punti decisionali nevralgici di ogni sistema-paese. Ed infatti sono molto attive nei parlamenti, come quello europeo o in generale di ogni singola nazione, dove i loro uomini, fatti entrare negli apparati del potere legislativo, operano per far approvare leggi che sostanzialmente servono a favorire gli affari di una determinata azienda, o gruppo di aziende, che produce una o svariate merci o servizi, e ha la necessità di mantenere o espandere i propri mercati; cioè in definitiva di trovare una quantità sempre maggiore di consumatori e in genere direttive sempre meno restrittive rispetto ai fattori cardini che possono ostacolare o rallentare la diffusione del proprio prodotto; come ad esempio le norme sanitarie che possono regolarne la quantità o bloccarne il commercio, la ricerca scientifica che può rendere il prodotto obsoleto, le imposizioni doganali che possono produrre un innalzamento locale dei prezzi, ecc. ecc.

Così abbiamo le lobby del petrolio o del nucleare (che tanto si sta dando da fare in questi mesi in Italia nonostante l'enorme quantità di problemi che questa tecnologia si porta dietro, vedi Giappone) o dei sistemi energetici in generale che addirittura guidano l’azione militare degli stati nei confronti di altri in cui la materia prima abbonda; le lobby alimentari che spingono per far entrare gli OGM nelle agricolture mondiali; le lobby farmaceutiche che obbligano intere nazioni a comprare i loro vaccini per nuove pandemie fino a poco tempo prima considerate innocue, ecc. ecc.

Oltre alle lobby mondiali, ovviamente ogni paese ha le sue proprie lobby che gravitano attorno agli interessi nazionali. In Italia abbondano le lobby delle categorie, come quelle degli imprenditori, dei notai, dei farmacisti, ecc.

Il compito di queste lobby nazionali non si discosta tanto da quello delle sorelle maggiori internazionali. Lo scopo è sempre quello di difendere gli interessi degli appartenenti alla categoria e di impedire che qualsivoglia legge o regolamento possa intaccare gli status quo, solitamente privilegiati rispetto al resto dei cittadini, goduti fino a quel momento, facendo pressioni, sfocianti quasi sempre in copiose donazioni, sui partiti politici o sui singoli politicanti che si impegnano così a lasciare inalterate le leggi che li proteggono o a farne di nuove ancora più favorevoli.

In pratica quasi tutte le categorie hanno la loro lobby più o meno potente. Una sola categoria ad oggi nella nostra nazione manca completamente di una lobby che protegga gli interessi dei suoi accoliti. E’ la categoria dei lavoratori e in particolare la categoria dei lavoratori precari.

Si potrebbe obiettare a questa affermazione sostenendo che le lobby che proteggono gli interessi dei lavoratori, precari compresi (notare come un’affermazione del genere risulti di per sè un controsenso), siano rappresentate dai sindacati. Basta però verificare come nell’ultimo decennio sia stato ferocemente intaccato e anzi praticamente distrutto il sistema di protezione che gravitava intorno al lavoro (e l’attacco continua ogni giorno più forte) e come i diritti basilari dei lavoratori siano stati uno dopo l’altro cancellati, per comprendere che evidentemente o questa lobby non ha svolto il compito per cui è stata originariamente creata (e costantemente foraggiata dai lavoratori e dallo Stato cioè da tutto il popolo) o ci sia stato un capovolgimento di interessi da parte di coloro che tali gruppi di pressione controllavano e tutt'oggi controllano. Una costatazione che ci porta ad affermare come questi gruppi, in caso continuassero ad agire come fatto negli ultimi 15 anni, e ad oggi nulla fa supporre il contrario, siano allo stato pratico completamente inutili.

Inoltre un’altra veloce verifica ci porta a constatare come proprio dove maggiormente servirebbe, cioè all’interno delle istituzioni che si occupano di fare o disfare le leggi, manchi una lobby dei lavoratori e in particolare dei precari. Manca cioè un gruppo di persone che possano fare pressione, ad esempio imponendo la cancellazione di tutte le leggi che sostengono il lavoro precario o legiferando per ripristinare i diritti perduti dei lavoratori, all’interno del Parlamento Italiano.

La creazione di questo gruppo di pressione è il nostro principale obiettivo. Noi vogliamo creare la lobby dei lavoratori e nello specifico dei lavoratori precari. Noi vogliamo dare voce ai milioni di lavoratori che oggi non hanno garantito un futuro e che vedono il loro posto di lavoro perennemente a rischio.

Ma per fare ciò necessita innanzi tutto che questa delega ci venga data dagli stessi lavoratori e principalmente dai precari. Solo unendoci tutti e formando un partito politico che abbia come scopo principale l’eliminazione del lavoro precario sarà possibile avere la forza per attuare questo nostro disegno utile a ridare dignità e speranza di un futuro vivibile a tutti i lavoratori italiani.

Ecco perché non ci stancheremo mai di spronarvi ad unirvi a noi. Sostenendo noi, sosterrete voi stessi perché noi come voi siamo lavoratori precari. Lavoratori precari che hanno deciso che è giunta l’ora per cambiare l’assetto politico di questa nazione assoggettata a lobby che agiscono contro gli interessi di tutti i laoratori. Perchè solo unendoci potremo avere la forza di combattere e vincere contro questi poteri forti. Per questo ancora una volta vi chiediamo: unitevi a noi e aiutateci ad eliminare il lavoro precario.

Per farlo clicca qui; una volta sul sito clicca su “Accedi nell’area pubblica” e dopo su “Aggiungi” per inserire i tuoi dati (che nessun'altro tranne noi potrà vedere) grazie ai quali potremo contattarti per informarti sui passi che ci porteranno a diventare una vera e propria forza politica e sapere se deciderai come molti hanno già fatto, di partecipare attivamente a questo nuovo progetto politico.


Grazie per l’attenzione

Lo staff di

Aboliamo il lavoro precario

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Cosa può fare un lavoratore precario?